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sabato 27 aprile 2013

Quanto fastidio danno i banchetti?



Immaginate di avere un'auto. Un vosto amico ve la chiede in prestito e voi accettate.

L'auto è un po' speciale: non si può distruggere, non ve la possono rubare, non consuma carburante e raggiunge tutti i cittadini del comune che desiderano vederla. Naturalmente chi ha ottenuto il prestito si trova bene e rinnova la richiesta.

L'unico problema è che forse l'auto serve a vostro padre, non sa quando la userà ma ha in ogni caso il diritto di usufruirne.

L'auto in realtà è Piazza Vittoria a Camposampiero, dove il Movimento 5 Stelle di solito posiziona il proprio banchetto informativo. Al comune la concessione non costa nulla e lo spazio è utilizzabile da più associazioni in contemporanea. E' quindi legittimo che quando il Movimento 5 Stelle o qualsiasi altro soggetto fa una richiesta di occupazione suolo pubblico richieda quello spazio per diverse date.

Per il comune non va bene.

La foglia di fico per far passare la modifica del regolamento COSAP è stata questa: il comune non può assicurare per periodi lunghi che la piazza sia a disposizione.

In realtà gli eventi che interessano il centro storico sono organizzati con un certo anticipo. Ad esempio sappiamo che durante eventi come la Maratona di Sant'Antonio e la Festa della Fragola la piazza è interamente dedicata a queste manifestazioni e quindi non può essere accettata una richiesta per posizionare un banchetto informativo.

Ma se accidentalmente ci si "dimenticasse" di una manifestazione rilasciando per lo stesso giorno una concessione? Già era prevista le possibilità di risolvere il problema: "il comune ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento COSAP, con atto motivato del Responsabile del Servizio, può modificare, sospendere o revocare, in qualsiasi momento, il provvedimento di concessione rilasciato ovvero imporre nuove condizioni per sopravvenuti motivi d'interesse pubblico, senza essere tenuto a dover corrispondere alcun indennizzo."

Ammettiamo pure che non si voglia ricorrere alla modifica della concessione per ovviare al problema esposto in consiglio comunale e cioè:

"Il comune non può garantire la disponibilità della piazza per domande che comprendano lunghi periodi di tempo".

Sarebbe logico aspettarsi come soluzione una modifica del regolamento che stabilisca, a partire dalla data della richiesta, un termine di due o tre mesi per le date prescelte.

Si è scelto invece di mettere il paletto delle 4 date: in questo modo con un'unica domanda si può chiedere la Piazza per il 15 maggio, il 15 luglio, il 15 agosto e il 15 ottobre. Se invece si vuole occupare lo spazio nell'arco di due settimane nei giorni di Mercoledì (mercato), Sabato, Domenica e poi nei successivi Sabato e Domenica, per un totale di cinque date, allora in questo caso servono due distinte richieste di autorizzazione.

Eh, ho capito ma quante storie per presentare una domanda in più!

Ciò che crea fastidio non è il presentare la domanda ma pagare ogni volta 60 euro (negli altri comuni la cifra è più bassa, in molti comuni addirittura l'occupazione è completamente gratuita).

Da inizio 2013 siamo stati in piazza già 10 volte in 15 settimane.

Il M5S non riceve finanziamenti pubblici, ha rifiutato (unica forza politica) 42 milioni di rimborsi elettorali che gli sarebbero spettati dopo le elezioni di Febbraio. Non c'è nessun tesoriere di partito che distribuisce soldi alle sezioni, ogni gruppo comunale si sostiene con le donazioni degli attivisti e dei simpatizzanti. Se con il crescere del gruppo arrivassimo a predisporre il banchetto ogni settimana, a fine anno spenderemmo 780€. Anche mantenendo una cadenza di due volte al mese arriveremmo al 31 Dicembre a pagare 390€.

GRAZIE CONSIGLIO COMUNALE! (ricordiamoci che la votazione è stata unanime)

P.S. Qualcuno potrebbe pensare che l'amministrazione stia semplicemente raschiando il barile nel tentativo di racimolare qualche euro, ma non può essere questa la motivazione della modifica del regolamento poiché nella stessa delibera si approvano anche esenzioni del canone per l'occupazione di aree pubbliche per le fioriere prospicienti gli esercizi commerciali.

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