Pagine

mercoledì 6 marzo 2013

Vi racconto una storia... dall'inizio

Nel 2009 Grillo fa l'ultimo tentativo per cambiare il sistema dall'interno e non dover presentare liste proprie: si candida alle primarie del PD che devono eleggere il nuovo segretario dopo Walter Veltroni e Dario Francescini. Ma è già deciso che deve vincere Bersani.


Ovviamente Grillo vuole soprattutto condizionare il PD ad assorbire il programma per i Comuni a Cinque Stelle: no agli inceneritori, raccolta differenziata, energie alternative, rete libera e gratuita etc..
In Italia ne parla solo lui, in America questi sono i punti qualificanti dei programmi elettorali di Obama, MaCain, Cosi come, in Europa, di Sarkozy, Segolene Royal, Cameron.
Il PD risponde che Grillo non è iscritto al partito, dunque non può partecipare alle primarie. Allora Beppe presenta regolare domanda di iscrizione: respinta. Mentre si scoprono migliaia di tessere false del PD in tutta Italia e Arturo Parisi denuncia addirittura congressi truccati, un raro candidato che vuole tesserarsi per davvero viene tenuto fuori dalla porta. Alla fine la commissione di garanzia del PD sentenzia: "Non è possibile la registrazione di Beppe Grillo nell'anagrafe del PD perchè egli si ispira e si riconosce in un movimento politico ostile al PD". Strano, perché lo statuto del PD vieta l'iscrizione soltanto a chi è già iscritto ad altri partiti, e Grillo non ha alcuna tessera. Alla fine Grillo lancia un appello. " Prendetevi il nostro programma, non potete avere lo stesso di Berlusconi!".
Cosi, nel 2010 le liste del Movimento 5 Stelle debuttano alle amministrative in Piemonte, Veneto, Emilia e campania: Raccolgono 400.000 voliti.
E adesso il Movimento è in parlamento.... chissà se Bersani si ricorda questa storia quando chiede la fiducia del Movimento 5 Stelle.

Nessun commento:

Posta un commento