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lunedì 31 dicembre 2012

31/12/2012 ore 11.00 - Consiglio Comunale a Camposampiero


Per la terza volta è stato all'ordine del giorno il punto: Proposta di scheda progettuale in area da precisare art. 60 NTO del PI. Determinazioni.
L'argomento all'ordine del giorno era di rilevante importanza per un'azienda florovivaistica del camposampierese.
La questione  girava attorno due punti fondamentali:
a) un abuso edilizio che l'azienda avrebbe commesso realizzando una pavimentazione in cemento all'interno di alcune serre.
b) una porzione di serra (costruzione regolarmente autorizzata) in cui l'azienda svolge un attività di commercio all'ingrosso (di fiori e piante) non consentita in zona agricola e che costituisce una variazione essenziale rispetto al progetto approvato.

Il punto è stato inserito d'urgenza mercoledì 19 all'ordine del giorno per il 20 dicembre. Il consiglio del 20 dicembre si era concluso con un clima tesissimo in consiglio sulla questione con la minoranza che per protesta abbandona l’aula infuriata con il sindaco Domenico Zanon.
La discussione è quindi stata spostata a un nuovo consiglio comunale del  27/12 dove però al momento del voto tra le assenze della maggioranza e l'abbandono dell'aula della minoranza è mancato il numero legale.

Oggi finalmente quello che sembra l'ultimo atto della vicenda: dopo una lunga premessa del sindaco Domenico Zanon la maggioranza, a ranghi ridotti è andata al voto dichiarandosi contraria alla proposta di scheda progettuale in area da precisare art. 60 NTO del PI.
La votazione ha potuto avere luogo solo in virtù del fatto che si trattava di un adunanza di seconda convocazione( che "è validamente costituita purché intervengano un terzo dei consiglieri assegnati per legge all’ente, senza computare a tale fine il Sindaco").

In aula non era presente la minoranza come preannunciato da una comunicazione fatta pervenire al presidente del consiglio comunale dal  capogruppo di minoranza Oriano Squizzato.

Sullo sfondo la questione di un azienda in bilico tra il poter proseguire la propria attività  volumi e dipendenti attuali (alcuni presenti in aula) ed il vedersi costretta a demolire le strutture funzionali al commercio, non consentito in zona agricola, realizzate con permesso provvisorio del 2010.

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